 |

CONSALVI, ERCOLE
(Roma 1757 - Anzio 1824). Religioso e politico
italiano. Dopo una brillante carriera nella curia romana divenne segretario
del conclave di Venezia, dove fu uno degli artefici dell'elezione di Pio
VII, che lo creò cardinale e segretario di stato. Tentò dapprima
alcune moderate riforme amministrative che gli consentirono di concludere
il concordato con la Francia (15 luglio 1801). Allontanato poi perché
inviso a Napoleone (1806), nell'esilio in Francia fu di nuovo vicino a Pio
VII, cui consigliò di sconfessare il concordato. Liberato nel 1814,
fu incaricato dal papa di trattare con le grandi potenze a Vienna la ricostituzione
dello Stato pontificio. Negoziatore abilissimo, una volta conseguito questo
obiettivo tornò alla segreteria di stato e con il motu proprio
del 6 luglio 1816 cercò di modernizzare l'articolazione amministrativa
delle province. Riportò l'ordine nel paese, accolse i napoleonidi
in esilio, tentò una politica d'indipendenza nei riguardi dell'Austria,
avviò grandi scavi archeologici. Alla morte di Pio VII (1823) fu
allontanato di fatto dal potere.
|
 |